lunedì 31 agosto 2009

Il bullismo

Un tempo c'erano le bande di giovani che si scontravano nei quartieri più degradati di New York. Oggi si parla di bullismo, un fenomeno questo che riguarda non solo i quartieri periferici ma purtroppo anche le scuole, cioè quegli ambienti in cui si dovrebbe fare cultura. Molto probabilmente la scuola diventa la valvola di sfogo di malesseri che provengono da ambienti esterni alla scuola stessa, come per esempio la famiglia, alcune difficili realtà metropolitane o periferiche ecc. Quindi oggi i più forti per età o per gratuita spavalderia se la prendono con i soggetti più deboli, minacciandoli o addirittura pestandoli a volte tra l'indifferenza generale. Il problema è certamente complesso ma il dato più allarmante è che la scuola della Autonomia che dovrebbe interagire con le realtà che sono esterne ad essa stessa, si trova in forte difficoltà davanti a questo fenomeno ormai assai diffuso e quindi si ricorre in alcuni casi alla sola repressione del singolo fatto isolatamente considerato. Allora mi domando se invece non sia necessario da parte degli educatori riformulare alcune strategie pedagogiche-sociali che portano la scuola al centro del sistema educativo, perchè se è vero che è la famiglia il primo vero nucleo dove l'individuo si forma in quanto viene educato, è anche vero che spesso essa non ha i mezzi necessari per una corretta educazione, basata sul rispetto degli altri. La scuola, quella dei Nuovi Programmi e della Autonomia dovrebbe essere in grado di dare, avendo per l'appunto impostato la sua linea pedagogica sulla costruzione attraverso l'educazione al dialogo, un tipo di scuola veramente democratica ,dove se questo venisse realizzato veramente non ci sarebbe alcuno spazio per fenomeni quali il bullismo.

28 commenti:

Marianna ha detto...

mi è piaciuto molto il tuo commento spero che passerai nuovamente ciao

ELisa ha detto...

Grazie per il commento, e arrivando qua, trovo molto interessante, il tuo blog,e"cibo" per la mente. Leggero con calma, perchè ci sono pensieri che richiedono tempo..
e per ringraziarti della tua visita ti dedico una mia poesia, spero gradita :-)
http://ungoccianelmare.blogspot.com/search/label/sicilia%20t%27amo

POI tornero a leggere se hai gradito :-) Lisa

i dolci di laura ha detto...

proprio vero quello che dici! Io ho due bimbi piccoli e il loro futuro mi preoccupa, sto cercando di crescerli nel migliore dei modi e con sani principi, ma gli esempi che loro hanno davanti ogni giorno a scuola e in società non sono dei migliori. Penso che anche la scuola debba avere il compito di educare al rispetto e alla vita. :)

Sebastiano Landro ha detto...

@ Marianna:Grazie,al prossimo commento.Cari saluti.

Sebastiano Landro ha detto...

@ Poeslandia: Ti ringrazio Lisa,la tua poesia mi è piaciuta molto e la considero come un inno alla mia Sicilia.Spero di trattare nel mio blog sempre argomenti di interesse generale che possano far riflettere.Tantissimi saluti :-)

Sebastiano Landro ha detto...

@ I dolci di Laura: Ciao Laura,sì è proprio così.La scuola non può abdicare ad altri il suo fondamentale ruolo di agenzia educativa,e per farlo al meglio deve interagire con le famiglie degli studenti.
P.S.Ripasserò volentieri nel tuo blog :-) saluti,a presto!

Gianna ha detto...

Occorre collaborazione della famiglia.

Mirtilla ha detto...

ciao,passo a trovarti per ricambiare la visita.
Hai un blog ricchissimo di argomenti,complimenti ;)

Cinzia ha detto...

D'accordissimo con quanto scrivi.
Trovo il tuo blog ricco di argomenti interessanti.
Ciao
Cinzia

Achab ha detto...

certi ragazzi non sono seguiti nel modo giusto,bello il tuo blog,buona serata sebastiano,conosco la storia di natuzza evolo,ciao a presto.

Serena ha detto...

Grazie di essere passato da me e di avermi permesso, in questo modo, di conoscere il tuo blog: molto interessante la tua opinione sui metodi correttivi al bullismo, anche se io sono fermamente convinta che il ruolo centrale della scuola debba essere riconosciuto in primis dalla famiglia. A mio parere, la mancanza di autorità degli insegnanti deriva proprio dall'atteggiamento lassista di molti genitori, che hanno smesso di trasmettere ai figli determinati valori, sminuendo così anche le altre figure assertive che possono incontrare al di fuori delle mura domestiche. Questo, col tempo, ha demotivato i docenti e li ha resi poco più che dei semplici burocrati... questa, almeno, è la mia opinione di donna educata prima del metodo Montessori...

sesamo&coriandolo ha detto...

Approvo e sottoscrivo il post di Onde99. Non si può credere che la scuola sia oggi un parcheggio o poco più. Educare dei ragazzi non ha la stessa valenza che fare i passacarte. Ancora c'è chi crede che l'essere umano sia al centro della nostra interessante evoluzione, o siamo condannati ad una lenta e proverbiale estinzione, morale e sociale prima che fisiologica? Il decremento delle nascite non depone a nostro favore e i fenomeni di spinta e propulsione individualistica non sono modelli di cui andar fieri.Le famiglie le definiscono sociologicamente in trasformazione e non allo sbando, ma la realtà intorno a noi forse racconta altre verità a riguardo. Bisognerebbe rendersene prioritariamente conto.

Sebastiano Landro ha detto...

@ Stella: Sì,la scuola deve aprirsi a ciò che le ruota attorno,ed in primo luogo deve cercare(quando sia possibile) la collaborazione con la famiglia,essendo questa la prima cellula dell'educazione.
Tanti saluti.

Stefania ha detto...

Passo per ricambiare la visita e trovo questo post che mi tocca da vicino perchè ho un bambino che frequenterà quest'anno l'ultimo anno di scuola primaria (si chiama così ora) e sono già preoccupata per le medie. La famiglià è certo la prima educatrice, penso che la scuola non debba abdicare al suo ruolo e fare la sua parte nell'educazione civile dei bambini e dei ragazzi.
Il tuo blog è molto interessante, tornerò a trovarti.

Sebastiano Landro ha detto...

@ Mirtilla: Ti ringrazio dei complimenti :-) a presto! ciao!

Sebastiano Landro ha detto...

@ Cinzia: Grazie :-) sei molto gentile! A presto!Tanti saluti

Sebastiano Landro ha detto...

@ achab: Ti ringrazio per il complimento.E' come dici tu...certi ragazzi cosiddetti "difficili" a volte non vengono seguiti ma emarginati,mentre il compito dell'educatore nella scuola di oggi è quello di tentare di integrare proprio quei ragazzi che si trovono in condizioni sociali o psicologiche di svantaggio rispetto agli altri.Un caro saluto.

Sebastiano Landro ha detto...

@ Onde99: Sono d'accordo che oggi le famiglie hanno adottato il metodo pedagogico permissivista a volte scontrandosi con gli stessi insegnanti che uscirebbero da tutto ciò profondamente demotivati;però il tentativo da parte della scuola(che peraltro ha potenzialmente i mezzi per poterlo fare,avendo l'ausilio di figure esterne come per esempio:psicologi,pedagogisti etc)va sempre fatto,con un comportamento autorevole e non autoritario da parte dei docenti stessi.Ciao!Un saluto :-)

Sebastiano Landro ha detto...

@ sesamo&coriandolo: Sì è proprio così la funzione dell'educatore ha un valore particolare nella nostra società.Il vero insegnante dovrebbe tirare fuori il meglio dal discente;il problema è che oggi i docenti oltre ad essere esperti nelle proprie materie dovrebbero prima di tutto essere,per l'appunto dei "buoni educatori".Tanti saluti.

Ago ha detto...

hai detto una cosa giustissima...."buoni educatori" è il termine esatto!
Magari fosse così!
Un salutone e grazie per essere passato dal mio blog! :-D

Sebastiano Landro ha detto...

@ Stefania: Sì il nocciolo della questione è proprio questo:la scuola ha un ruolo centrale(perchè più attrezzata)nell'educazione dei ragazzi,per questo essa deve incontrare le famiglie per la crescita personale prima che culturale dei giovani.Aspetto nuovamente la tua visita nei miei prossimi post :-) Cari saluti

Sebastiano Landro ha detto...

@ Ago:Sì purtroppo oggi si sente la necessità di "buoni educatori" capaci di compiere interventi pedagogici mirati ad accompagnare il giovane nel suo sviluppo psico-fisico.Cari saluti :-) a presto!

Ely ha detto...

Grazie mille della tua visita che mi ha permesso di scoprire il tuo blog con discussioni molto interessanti
a presto Ely

Sebastiano Landro ha detto...

@ Ely: Grazie del tuo passaggio e per il tuo complimento :-) a presto! Tanti saluti!

Royal cake ha detto...

Forse la scuola e piu' precisamente gli operatori scolastici dovrebbeo avere piu' riguardo per l'individuo e non solo per il programma scolastico.
non sempre il bullo è il piu' forte e la vittima il piu' debole, di sicuro il bullo è debole, ma la vittima puo' essere anche solo un individuo che qualcuno ha deciso di ignorare o di far fuori perchè troppo forte.
Vorrei anche aggiungere che il bullismo non è cosa di oggi, solo oggi ci sono i mezzi che permettono di divulgare certe situazioni e quindi fortuanatamente anche di conoscerle e di combatterle

Sebastiano Landro ha detto...

@ blunotte: Sì sono d'accordo con te,un buon docente deve essere prima di tutto un discreto educatore capace di capire la personalità del proprio allievo e di tirar fuori da lui il meglio di se.Il bullismo,è vero,è esistito da sempre,però ora sta assumendo dimensioni più strutturate e quindi diventa più difficile da debellare.Carissimi saluti.

Teté M. Jorge ha detto...

Obrigada pela visita no meu blog.
Vim conhecer o seu espaço e, por coincidência, li sobre Bullying aqui nessa postagem... momentos atrás estava conversando aqui em casa sobre o assunto.
Sabe, acho que esse transtorno social, existe também em ambiente de trabalho. Onde eu trabalho eu percebo isso... não fisicamente, mas por palavras, agressões psicológicas...

Beijos ternos.

Anonimo ha detto...

Oi Sebastiano bom dia! Não sei falar em espanhol nem em italiano então deixo em português do Brasil logo é um pouco diferente do português de Portugal :)

Vim retribuir a sua visita la no meu blog o Musgo do Campo, deixo um forte abraço brasileiro, você será sempre bem vindo ;)

bullying acho que não tem ninguém que já não tenho sofrido por isso na escola..