lunedì 31 agosto 2009

Il bullismo

Un tempo c'erano le bande di giovani che si scontravano nei quartieri più degradati di New York. Oggi si parla di bullismo, un fenomeno questo che riguarda non solo i quartieri periferici ma purtroppo anche le scuole, cioè quegli ambienti in cui si dovrebbe fare cultura. Molto probabilmente la scuola diventa la valvola di sfogo di malesseri che provengono da ambienti esterni alla scuola stessa, come per esempio la famiglia, alcune difficili realtà metropolitane o periferiche ecc. Quindi oggi i più forti per età o per gratuita spavalderia se la prendono con i soggetti più deboli, minacciandoli o addirittura pestandoli a volte tra l'indifferenza generale. Il problema è certamente complesso ma il dato più allarmante è che la scuola della Autonomia che dovrebbe interagire con le realtà che sono esterne ad essa stessa, si trova in forte difficoltà davanti a questo fenomeno ormai assai diffuso e quindi si ricorre in alcuni casi alla sola repressione del singolo fatto isolatamente considerato. Allora mi domando se invece non sia necessario da parte degli educatori riformulare alcune strategie pedagogiche-sociali che portano la scuola al centro del sistema educativo, perchè se è vero che è la famiglia il primo vero nucleo dove l'individuo si forma in quanto viene educato, è anche vero che spesso essa non ha i mezzi necessari per una corretta educazione, basata sul rispetto degli altri. La scuola, quella dei Nuovi Programmi e della Autonomia dovrebbe essere in grado di dare, avendo per l'appunto impostato la sua linea pedagogica sulla costruzione attraverso l'educazione al dialogo, un tipo di scuola veramente democratica ,dove se questo venisse realizzato veramente non ci sarebbe alcuno spazio per fenomeni quali il bullismo.

mercoledì 26 agosto 2009

Natuzza

In un paese sperduto tra le campagne della Calabria (Paravati ), nasce e vive Natuzza Evolo, una degli ultimi taumaturghi del nostro secolo. Una vita semplice, una famiglia numerosa e una fede viva sono stati i tratti salienti della sua esistenza. Poi il fatto sorprendente che l' ha fatta assurgere alla ribalta della cronaca nazionale: la comparsa sul proprio corpo della stimmate, segno indelebile dell'intervento di Dio nella sua vita. Ed infatti dopo ciò la sua esistenza è profondamente cambiata. Da quel momento, folle di fedeli o di persone in cerca di un senso da dare ala propria esistenza, sin dalle prime luci dell'alba si recano alla sua porta per avere conforto, speranza o chiedere a Dio per suo tramite guarigioni fisiche o spirituali. Però da un pò di tempo Natuzza non riceve più per motivi di salute, apparendo in pubblico raramente e coltivando ormai il suo unico sogno ma già in parte realizzato e cioè la costruzione di una casa accoglienza per giovani,disabili ed anziani al fine di alleviare le angosce di chi soffre. Il " fenomeno Natuzza " viene studiato attentamente dalla Chiesa Cattolica, che di fronte a questi avvenimenti va come si suol dire "con i piedi di piombo "; ma al di là di ciò si possono dedurre due cose: la semplicità di questa donna e la conversione di molte persone che si erano allontanate dalla fede.

venerdì 21 agosto 2009

Luigi Veronelli:un maestro della enogastronomia

Milanese, fin da piccolo nutriva la passione per la gastronomia, quella con la G maiuscola. Filosofo di estrazione culturale, fu un innovatore in campo gastronomico, con una produzione di opere fondamentali e anche di carattere divulgativo. Da moderno Caronte ha traghettato il vino italiano verso grandi traguardi, puntando soprattutto sulla qualità. Anche l'olio per Veronelli doveva essere una scelta filosofica del produttore per differenziare i propri oli in un mercato che era in crisi di identità. Dopo i trascorsi giovanili come assistente universitario di filosofia, si getta anima e corpo nel giornalismo enogastronomico collaborando con le migliori testate specialistiche e non, e alla fine creando negli anni '90 la casa editrice "Veronelli Editore"con lo scopo di far conoscere le varie e ricche realtà gastronomiche del nostro paese, con una catalogazione di cibi e vini rigorosamente scientifica. Di lui si ricorda anche la collaborazione col celebre Maitre Luigi Carnacina. La sua sincera fede anarchica lo portò inoltre a condurre battaglie insieme ai centri sociali di Milano contro il consumismo e soprattutto si distinse per la battaglia per la salvaguardia dell'origine del prodotto. All'età di 78 anni si spense a Bergamo l'ultimo dei grandi maestri della gastronomia italiana e non solo.

mercoledì 12 agosto 2009

Il sociale...questo sconosciuto

Oggi assistiamo(per fortuna....) ad un pullulare di associazioni di volontariato, di vendite a scopi benefici, di maratone tv sulla raccolta fondi ecc. Però mi chiedo se in tutto ciò a volte non ci sia una vena di ipocrisia, nel senso che vi è un bisogno nelle persone del nostro tempo di voler mettersi in mostra per stare un pò in pace con la propria coscienza. Lungi da me il voler giudicare, però mi sembra importante oggi più che mai, recuperare il valore del rispetto della dignità della persona umana, senza distinzione di sesso, di religione, di opinioni personali(come del resto recita la nostra Costituzione); così facendo si farebbe del bene senza apparire, ci si batterebbe sempre contro le ingiustizie quotidiane e si recupererebbe quella voglia di dialogare con gli altri che manca da troppo tempo.