sabato 10 luglio 2010

Le nuove povertà

Quello sulle cosiddette nuove povertà è un argomento molto trattato dai mass-media, che però una volta che si sono occupati del singolo caso, dimenticano quello che è ormai un problema di ordine generale. La questione delle nuove povertà non riguarda solo gli extracomunitari ma direi anzi specificatamente gli Italiani. Il nostro Paese dopo il boom economico degli anni 60 si è dovuto confrontare più volte con un impoverimento economico che ha comportato una riduzione drastica dei consumi. Purtroppo oggi è in atto una crisi economica mondiale che ha messo in discussione la cosidetta "Economia Globale" che standardizzava i beni di cosumo. Oggi molte cose di colpo sono cambiate. I paesi occidentali hanno capito che non si possono escludere dal contesto della "mondializzazione" economie emergenti come quella Cinese e Indiana, che insomma bisogna guardare al di là del proprio naso. I primi ad accorgersi di ciò sono stati proprio coloro che hanno dominato in campo economico a livello mondiale, e cioè gli U.S.A. che con il nuovo presidente Barack Obama hanno cambiato rotta, abbandonando le precedenti politiche protezionistiche e militariste del precedente governo capeggiato dal repubblicano Busch. La politica quindi torna ad occuparsi di Economia tracciando una propria linea di Politica Economica che porta gli " esclusi di ieri " ad essere integrati nel "Nuovo Ordine Mondiale dell'Economia".

lunedì 22 marzo 2010

La devianza minorile

Gli adolescenti sono sempre più in balia di se stessi, in quanto la società attuale con i potenti mezzi a disposizione, mina quotidianamente la loro personalità in una età in cui la fragilità psicologica e la scarsa capacità critica fanno naturalmente da padroni. Certamente non incoraggiati da una concezione di famiglia forte ed autorevole ma nello stesso tempo dialogante e democratica come dovrebbe essere, i giovani tentano la via dell'infrazione delle regole sociali e a volte anche di quelle penali, credendo con ciò di soddisfare il senso di appagamento del proprio io, sfociando in un egoismo che toglie ogni spazio al dialogo con gli altri. Ed allora si imitano i gesti degli adulti ,spesso violenti, che hanno fatto strada nella società e che vengono portati a modelli positivi dai media e dalla gente comune in generale. Violenza non è solo quella fisica, ma anche e soprattutto quella verbale che si vede ormai quotidianamente nei talk show televisivi con personaggi che fanno dell'arroganza e della polemica la loro carta vincente, facendo lievitare gli ascolti dei telespettatori. Si, oggi l'auditel è il valore supremo cui sacrificare buoni programmi a vantaggio di altri che per il loro piglio polemico ed arrogante sono i più seguiti.
In una situazione del genere c'è solo da sperare che in futuro ci siano le basi per far sì che si affermi un nuovo tipo di pensiero che metta al centro la persona umana con i suoi problemi e i suoi limiti,ma la cui dignità deve essere sempre rispettata senza distinzione di sesso,di razza,di religione e di condizione sociale ed economica.