mercoledì 8 luglio 2009

La crisi dei partiti

Dopo le già note vicende di Tangentopoli, i grandi partiti politici italiani subirono una crisi irreversibile. Sotto la scure del Pool di Mani Pulite caddero i dirigenti dei cosidetti partiti storici come la D.C. ed il P.S.I., ma questa inchiesta giudiziaria coinvolse l'intero sistema politico italiano.Erano così andati in fumo quaranta anni di stradominio della Democrazia Cristiana,mentre d'altro canto finiva la collaborazione decennale con il Partito Socialista Italiano che con Bettino Craxi aveva fatto un grande salto in avanti, cambiando rotta e diventando anti-comunista, si scopriva come ago della bilancia del nostro sistema politico. E dire che Craxi fu eletto per la prima volta segretario del suo partito per mediare tra le diverse anime del partito, ma egli presto divenne leader indiscusso del nuovo P.S.I. che un tempo fu di Pietro Nenni. Infatti diverso era il contesto storico in cui si muoveva l'antico leader,con un partito che era certamente il partito dei lavoratori ma che proprio per questo era uno stretto collaboratore del partito proletario per eccellenza, e cioè il partito comunista italiano allora filo-sovietico.Dopo però le sopra accennate vicende di Tangentopoli anche questo impero di cristallo cade e quindi si crea un vuoto politico; si aprono delle maglie nel nostro sistema che consentono l'ingresso di nuovi leaders e di nuovi soggetti politici. Nasce quindi Forza Italia di Silvio Berlusconi(il cosiddetto partito-azienda),si legittima il M.S.I. che diventa Alleanza Nazionle, mentre i Democristiani si dividono (alcuni vanno a Destra, altri restono momentaneamente al Centro,altri svoltano a Sinistra).Certo che la politica è in crisi, tanto che il Sindacato al contrario riesce a coprire gli spazi vuoti e a piazzare i propri uomini(già formatisi nelle lotte sindacali), nei punti cardini delle nuove formazioni politiche.Già....si parla di nuovo, ma in realtà l'unica novità è costituita dalla Lega di Umberto Bossi che nel Nord spadroneggia e che vuole a tutti i costi un Federalismo che è sempre più separatismo e che prende le distanze da una Roma considerata"Ladrona"; mentre per il resto si crea quella situazione per cui Tommasi di Lampedusa nel Gattopardo affermava tenacemente e cioè"si è cambiato tutto per non cambiare niente"......

4 commenti:

Marianna ha detto...

grazie per il tuo commento.

Luca and Sabrina ha detto...

L'unico cambiamento è che gli Italiani si sono allontanati molto, moltissimo da quella che è la scena politica, basta pensare all'assenteismo alle urne. Frasi che purtroppo abbiamo sentito spessissimo nel periodo delle ultime elezioni sono state "Ma che cosa ci vado a fare a votare? Tanto non cambia nulla!"
Siamo circondati da un maggiore deserto morale, a noi pare che sia così!
Un abbraccio e grazie per essere passato a trovarci!
Sabrina&Luca

Sebastiano Landro ha detto...

@ Marianna:Grazie a te e buone vacanze!!!

Sebastiano Landro ha detto...

@ Sabrina&Luca: Si in effetti la politica o meglio i politici sono distanti dai problemi della gente, creando quindi un senso di sfiducia nelle istituzioni di cui l'assenteismo alle urne è una delle conseguenze più importanti; comunque il voto è un diritto e bisogna esercitarlo al meglio. Speriamo che i partiti selezionino meglio coloro che debbono rappresentare il popolo.
Cari saluti