sabato 23 maggio 2020

Covid-19 tra pandemia e crisi economica

Siamo ormai nella fase 2 in Italia per quanto riguarda il Covid,ma la crisi economica nel nostro Paese come nel resto d'Europa (basti pensare alla Spagna,alla Francia ed in tono minore in Germania)si è fatta sentire fortemente.Certo si riparte,ma a quali condizioni?Gli imprenditori reclamano aiuti dal governo che non vedono arrivare,le famiglie non hanno più soldi da spendere,le strade anche in questa fase sono perlopiù deserte rispetto a prima del Covid,ed allora cosa fare?L' Europa per quanto riguarda gli aiuti economici da dare agli Stati è divisa persino nell'adesione o meno al Mes(Meccanismo Economico di Stabilità).Ma intanto uno dei grandi problemi per il nostro Paese è quello della liquidità che viene notevolmente a mancare e che è il motore di ogni azione di ripresa economica.C'è chi in politica parla di smuovere l'annoso problema dei cantieri,sì però con quali soldi?E' proprio vero il detto "Senza soldi non si canta Messa ".

domenica 9 novembre 2014

Il Sinodo dei vescovi:qual'è il messaggio?

Si è concluso il Sinodo dei vescovi,e questo è stato certamente un Sinodo innovativo soprattutto per quanto riguarda la trasparenza di ciò di cui si è discusso.Ma essendo questa una società sempre più mediatica è chiaro che l'attenzione dell'opinione pubblica si è spostata su due soli temi trattati e cioè le unioni tra persone dello stesso stesso e dare l'eucarestia anche ai divorziati.Ma a parte ciò non si è messo in luce quello che più è evidente e cioè da un latro la caratterizzazione di una Chiesa sempre più misericordiosa ed aperta al dialogo con il mondo e dall'altro invece il voler essere sempre ancorati alla dottrina divina per la quale la Chiesa stessa è sorta.Queste due volontà non sono divergenti ma anzi convergenti,in un magistero come quello di Papa Bergoglio sempre più aperto ai bisogni degli ultimi e degli emarginati

lunedì 14 maggio 2012

La legge della giungla

Prevale nella nostra società la legge del più forte; ciò é incoraggiato dalla nostra struttura economica che si rivela sempre più liberista. Quindi essendo il mercato, il vero ed unico protagonista del nostro sistema sociale,di fatto i più deboli cioè coloro che per loro sfortuna non sono integrati, vengono emarginati, abbandonati, non considerati. Il peggio è che questo tipo di mentalità attecchisce tra le nuove generazioni, molto probabilmente condizionate dai mass media che propinano quotidianamente immagini di successo,dove la forza prevale sul ragionamento. Siamo tornati per certi versi alla società omerica dove prevaleva l'uso della forza,anche se allora tutto ciò si accompagnava con valori positivi come il coraggio, il sacrificio, l'eroismo,mentre invece oggi ci attendono tempi bui.

domenica 18 settembre 2011

I miracoli

Quando si parla di miracoli ci si riferisce a dei fenomeni irrazionali che la nostra mente rifiuta di accettare.Infatti è in discussione il nostro modo di pensare, di interagire con gli altri, le nostre certezze che ci vengono propinate dalla società contemporanea opulenta e tecnologica.Di fronte a tutto questo mare magnum di convinzioni ,il presunto fenomeno straordinario si presenta come un macigno che scuote la coscienza dell'uomo moderno. Così assistiamo oggi a fatti straordinari come per esempio a delle guarigioni che avvengono non solamente in casi isolati ma anche durante delle vere e proprie sedute pubbliche con grande partecipazione di popolo. Lungi da me il voler dare giudizi su questi fatti particolari e sulla loro veridicità , il problema è invece di capire che ci sono persone che convivono per anni con i propri dolori ed affanni quotidiani e che quindi invocano l'intervento del soprannaturale. Spesso si invoca infatti l'intervento di DIO, ma non inteso in senso filosofico,ma come una entità superiore a cui si riconosce la suprema autorità ,e a cui si chiede un intervento più o meno immediato nella propria vita.Ciò infatti contrasta con quel semidio greco che trasformava la materia ma che era restio ad intervenire nelle azioni umane. Mentre invece noi sappiamo dalle Sacre Scritture che il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe era vicino al suo popolo malgrado questo gli fosse infedele. Il popolo di Israele ha avuto sempre bisogno dell'intervento del proprio Dio nelle situazioni di difficoltà ed egli ha sempre risposto con fatti concreti come per esempio l'invio della manna nel deserto; oppure sappiamo anche come personaggi deboli come erano i profeti avessero ricevuto forza e vigore dal proprio DIO.Credo quindi che queste persone meritano rispetto e ammirazione perchè hanno un rapporto di vicinanza con il proprio Dio e soprattutto per il cambiamento radicale che hanno dato alla propria vita.Non a caso nelle Sacre Scritture si dice espressamente "che è dai vostri frutti che gli altri vi riconosceranno".

sabato 15 gennaio 2011

Il nostro sistema economico

Da sempre si è considerata la nostra economia come un sistema misto,fatto cioè in parole povere di un pò di mercato e di un pò di Stato.Questo però fino agli anni novanta quando questa formula era sorretta anche da un sistema partitocratico che si inseriva nel privato e con esso conviveva.Dopo,quando questo sistema politico cominciò a scricchiolare sotto la scure della magistratura con la cosiddetta operazione "mani pulite",ci si rifugiò in una ideologia economica tanto antica quanto il mondo (si fà per dire...) e cioè il liberismo economico tanto amato a destra ed anche visto di buon occhio da certa sinistra radical chic.Ecco che allora la parola chiave fu "privatizzazione";di conseguenza molte aziende che un tempo erano controllate dallo Stato e quindi anche dai partiti,sono passate nelle mani dei privati.Ma fin quì niente di strano,anzi ciò poteva anche portare una novità in senso positivo al nostro sistema economico.Il discorso invece si fà più complicato quando si è passati alla privatizzazione di settori vitali come per esempio l'Università e la Sanità; infatti così facendo si sono messi in discussione il diritto allo studio e quello alla salute.Questi due diritti riconosciuti dalla nostra Carta Costituzionale sono stati neutralizzati da una privatizzazione selvaggia che,non solo non ha portato ad un miglioramento dei servizi,ma ha fatto lievitare pesantemente i costi,con un conseguenziale aumento delle tasse universitarie e dei tickets sanitari.A pagare lo scotto di questa pseudo rivoluzione economica sono state come al solito le classi sociali più deboli,con in più la novità che si è indebolita anche la cosiddetta classe media.Gli inglesi la chiamano la middle-class, e si intende il ceto medio industriale e produttivo, mentre da noi invece si tratta del ceto medio impiegatizio.Ecco quindi che a difesa dei ceti medi, in Italia, sono scesi in campo i partiti moderati che hanno fatto di ciò il loro cavallo di battaglia, a difesa anche della famiglia e dei propri valori.Tutto bene...fin quando non si è passati ad un eccesso di moderatismo che non ha alla sua base quel rispetto della dignità della persona umana, senza distinzione di sesso, di religione e di razza, come recita la nostra Costituzione.E a dire che proprio i partiti , cosiddetti moderati , di ispirazione cristiana , questo concetto lo dovrebbero avere chiaro,anche se si sa come dice un vecchio adagio : "si predica bene ma si razzola male...".

sabato 10 luglio 2010

Le nuove povertà

Quello sulle cosiddette nuove povertà è un argomento molto trattato dai mass-media, che però una volta che si sono occupati del singolo caso, dimenticano quello che è ormai un problema di ordine generale. La questione delle nuove povertà non riguarda solo gli extracomunitari ma direi anzi specificatamente gli Italiani. Il nostro Paese dopo il boom economico degli anni 60 si è dovuto confrontare più volte con un impoverimento economico che ha comportato una riduzione drastica dei consumi. Purtroppo oggi è in atto una crisi economica mondiale che ha messo in discussione la cosidetta "Economia Globale" che standardizzava i beni di cosumo. Oggi molte cose di colpo sono cambiate. I paesi occidentali hanno capito che non si possono escludere dal contesto della "mondializzazione" economie emergenti come quella Cinese e Indiana, che insomma bisogna guardare al di là del proprio naso. I primi ad accorgersi di ciò sono stati proprio coloro che hanno dominato in campo economico a livello mondiale, e cioè gli U.S.A. che con il nuovo presidente Barack Obama hanno cambiato rotta, abbandonando le precedenti politiche protezionistiche e militariste del precedente governo capeggiato dal repubblicano Busch. La politica quindi torna ad occuparsi di Economia tracciando una propria linea di Politica Economica che porta gli " esclusi di ieri " ad essere integrati nel "Nuovo Ordine Mondiale dell'Economia".